Differenze tra le versioni di "Bruno Gemelli"
Da FondazioneRSI.
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− | '''Bruno Gemelli''', Capitano comandante di Compagnia del III Battaglione del 13. Reggimento Fanteria della Brigata Pinerolo della 14. Divisione viene insignito di Medaglia d'Oro nella 1. Guerra mondiale per aver difeso Cima Echar sull'Altopiano di Asiago, durante la grande offensiva austriaca d'estate sul Piave, dal 15 e al 16 giugno 1918 giorno in cui con l'aiuto di un Caporale libera un centinaio di fanti e cinque Ufficiali catturati dal nemico. | + | '''Bruno Gemelli''', Capitano comandante di Compagnia del III Battaglione del 13. Reggimento Fanteria della Brigata Pinerolo della 14. Divisione viene insignito di Medaglia d'Oro nella 1. Guerra mondiale per aver difeso Cima Echar sull'Altopiano di Asiago (VI), durante la grande offensiva austriaca d'estate sul Piave, dal 15 e al 16 giugno 1918, giorno in cui con l'aiuto di un Caporale libera un centinaio di fanti e cinque Ufficiali catturati dal nemico. |
Dal Consiglio de Ministri del 24 novembre 1943-XXII viene promosso da Console Generale di 1. Classe a Ministro Plenipotenziario di 1. Classe, restando a disposizione del Ministero Affari Esteri della RSI. | Dal Consiglio de Ministri del 24 novembre 1943-XXII viene promosso da Console Generale di 1. Classe a Ministro Plenipotenziario di 1. Classe, restando a disposizione del Ministero Affari Esteri della RSI. |
Versione delle 11:33, 27 ott 2009
Bruno Gemelli, Capitano comandante di Compagnia del III Battaglione del 13. Reggimento Fanteria della Brigata Pinerolo della 14. Divisione viene insignito di Medaglia d'Oro nella 1. Guerra mondiale per aver difeso Cima Echar sull'Altopiano di Asiago (VI), durante la grande offensiva austriaca d'estate sul Piave, dal 15 e al 16 giugno 1918, giorno in cui con l'aiuto di un Caporale libera un centinaio di fanti e cinque Ufficiali catturati dal nemico.
Dal Consiglio de Ministri del 24 novembre 1943-XXII viene promosso da Console Generale di 1. Classe a Ministro Plenipotenziario di 1. Classe, restando a disposizione del Ministero Affari Esteri della RSI.
Mantenendo il grado di Tenente Colonnello dell'Esercito Repubblicano, il 21 febbraio 1945 viene nominato Sottosegretario per la Marina Repubblicana, in sostituzione dell'Ammiraglio Giuseppe Sparzani. Nell'occasione resta vacante la carica di Capo di Stato Maggiore della Marina Repubblica, essendone Junio Valerio Borghese il Vice Capo di Stato Maggiore operativo.
Dal 10 maggio 1944 è Direttore dell'Organo ufficiale già edito nel Ventennio, dell'Associazione Nazionale Combattenti L'ITALIA COMBATTENTE, quindicinale, stampato a Milano (condirettore Mario Vicini, che ne era stato il primo Direttore in RSI).
Quale Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti e del Gruppo Medaglie d'Oro partecipa sia al primo Direttorio PFR nominato il 22 febbraio 1944 che al secondo riunito il 3 aprile 1945. Gli altri partecipanti a quest'ultimo Direttorio sono: Pavolini e i due Vice Segretari Bonino e Romualdi, i Ministri Graziani, Mezzasoma, Spinelli e Zerbino, il Sottosegretario Cucco quale delegato PFR per le Terre invase, i Delegati per la Liguria Luigi Sangermano, per la Lombardia Paolo Porta, per il Piemonte Giuseppe Solaro e per il Veneto Leo Todeschini, i Commissari PFR di Milano Vincenzo Costa e di Trieste Bruno Sambo, il Commissario della Confederazione Generale del Lavoro della tecnica e delle Arti Agostino Margara e i Presidenti dell'Associazione Mutilati di Guerra Carlo Borsani, dell'Opera Balilla Renato Ricci e dell'Istituto del Nastro Azzurro Aldo Vidussoni.
Nato a Milano il 14 marzo 1895, muore a Bergamo il 19 dicembre 1967.